La nave scuola Cristoforo Colombo
le navi scuola Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo
Il Cristoforo Colombo non era però identico all'Amerigo Vespucci. Le più evidenti differenze erano nel bompresso, con diversa inclinazione, il diverso attacco delle sartie, a filo della murata per il Vespucci ed esterno per il Colombo, e l'assenza delle imbarcazioni maggiori (al centro nave) e del relativo albero di carico.
Alcune notizie dello scafo, sempre però del quasi "gemello" Vespucci, le trovi nella parte approfondimenti nella pagina "Approfondimenti".
Le differenze di costruzione tra il Colombo e il Vespucci sembrano risalire ad un avvenimento.
Il Cristoforo Colombo fu varato nel 1928, l'anno in cui avvenne un drammatico naufragio: la nave scuola danese Kobenhavn, un gigantesco veliero a cinque alberi, affondò con il suo equipaggio (60 uomini). In seguito a tale tragedia si cercò di migliorare le condizioni di sicurezza delle navi di questo tipo.
Sembra che anche il Tenente Colonnello Rotundi ne abbai tenuto conto nel suo successivo progetto, quello appunto della nave scuola Amerigo Vespucci.
Si dice che un'altra delle differenze tra i due velieri sia negli alberi, che il Colombo aveva più bassi.
Un aneddoto al riguardo è quello che è successo, ai tempi in cui le due navi solcavano i mari assieme. Arrivate al Canale di Corinto: il Vespucci tocca con l'albero sotto il ponte, mentre il Colombo passa tranquillamente.
Sul Colombo inoltre non era previsto che ci fosse la plancia in coperta, mentre sul Vespucci c'è la plancia a poppa, dove monta di guardia l'ufficiale e dove c'è il timone a quattro ruote.
Un'ultima differenza riguarda in particolare i progetti specifici della forza motrice. Il Colombo fu costruito con due motori elettrici e due eliche coassiali controrotanti per migliorare la manovrabilità. Nel successivo veliero (il Vespucci) venne tutto modificato e fu lasciata una sola elica.
Come puoi notare dalla foto sotto il titolo le navi scuola a vela della Regia Marina Militare erano due: Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci.
Attualmente naviga solo la nave Amerigo Vespucci, con la quale la Marina Militare Italiana effettua le Campagne Addestrative degli Allievi Ufficiali. Come sicuramente hai visto nel mio sito ho dedicato una Sezione Speciale a questo magnifico veliero che è ancora in piena attività. Ma ora ritengo corretto dedicare un pagina anche al suo sfortunato "fratello" Cristoforo Colombo.
I due velieri vennero impostati e costruiti nel Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia (NA).
Il progetto di entrambi, molto simili e per questo spesso li si considera gemelli, fu affidato al Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi. L'idea da cui partì era quella dei vascelli di fine Settecento/Ottocento: le fasce colorate bianche e nere dello scafo ricordano infatti le murate con i portelli dietro i quali erano posizionati i cannoni.
Ho definito il Cristoforo Colombo come fratello maggiore dell'altra nave scuola, Amerigo Vespucci, in quanto è "nato" prima.
nave scuola Cristoforo Colombo - il varo - scalo di costruzione
la polena
raffigurante il navigatore Cristoforo Colombo
nave Cristoforo Colombo in allestimento ultimato
il varo della nave scuola Cristoforo Colombo
Il Cristoforo Colombo fu impostato il 15 aprile 1926 e venne varato il 4 aprile 1928. Il suo primo nome fu "Patria", venne però cambiato quando era ancora in costruzione. Entrò in servizio il 1° luglio 1928 e svolse la sua attività fino al 1943.
Ha il primato di essere stata la 100° costruzione dell'allora Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia!
Il Vespucci invece venne varato il 22 febbraio 1931 ed entrò in servizio, a fianco del Colombo, nel luglio dello stesso anno.
Effettuarono assieme le Campagne di Istruzione per ben nove volte. Solcarono i mari volgendosi sia nel Mar Mediterraneo, sia nel Nord Europa, che nell'Oceano Atlantico, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Si legge che particolarmente degna di nota fu la Campagna Addestrativa del 1946.
In quell'anno il Comandante fu il C.F. Giovanni Adalberto e la crociera aveva come destinazioni Taranto - Catania - Cagliari.
La navigazione tra Taranto e Catania si svolse dal 30 ottobre al 4 novembre, fu tranquilla e senza particolari eventi. Il 10 novembre il veliero salpò per Cagliari, ma questa volta il Colombo venne investito da una grossa tempesta durata tre giorni, dal giorno 15 al 18.
La tempesta fu veramente forte, tanto che il Capo di Stato Maggiore, al loro rientro, fece una lettera di "Elogio" per come erano riusciti a sostenerla e superarla.
Ma non fu la tempesta più forte che il Colombo dovette affrontare. Nel 1947, durante la navigazione da Napoli a Genova, avvenuta dal 20 al 29 gennaio, la nave incappò in una più tremenda. Talmente forte da causare ingenti danni alle attrezzature e portare addirittura la nave fuori dalla sua rotta. Si lacerò il fiocco che si aprì in due. Riuscirono a trovare un buon ridosso nel golfo di Juan e poi a dar fondo in acque tranquille presso il faro di La Garoupe.
Se già è difficile avere notizie del Vespucci, ti puoi immaginare quanto lo sia nei riguardi del Colombo, che tra l'altro è stato ceduto ed è stato demolito.
Credo però che per tante cose (vele, alberi, approfondimenti) puoi andare a vedere il gemello Vespucci, che ho descritto nel sito www.mondovespucci.com .
Nella Sala Consiglio del Vespucci sono esposti due quadri ad olio, rappresentanti lo sbarco di Colombo a San Salvador e il suo rientro in Spagna, che si trovavano sulla "gemella" Cristoforo Colombo.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, in base alle clausole navali del Trattato di pace firmato a Parigi, il Colombo dovette essere ceduto a quella che fu l'Unione Sovietica. Gli venne cambiato nome, Dunay (Danubio).
Nel 1955 venne impiegato durante le riprese del film Otello.
Dall' 8 gennaio 1959 passò all'Istituto Nautico di Odessa, che finalmente lo utilizzò come nave scuola militare.
Navigò per cinque mesi lungo la costa sovietica del Mar Nero, e poi fu trasferito in cantiere per lavori di manutenzione.
Sei mesi dopo proseguì la sua navigazione sotto il comando del capitano Ivan Alexander Man.
Sembra anche che il Cristoforo Colombo, durante i suoi ultimi anni di vita, sia stato utilizzato come nave da carico. Certamente subì danni a causa di un incendio.
Nel 1961 tornò in cantiere per lavori di manutenzione, che non furono eseguiti perchè ritenuti troppo onerosi. La marina sovietica decise di porlo in disarmo e di procedere invece alla costruzione di una nave a propulsione meccanica.
Con lettera ufficiale, del ministro della marina mercantile sovietica, il 19 ottobre 1963 venne radiato. Fu successivamente demolito nel cantiere di Glavvtorcement delle isole Turukhannye a Leningrado.
Ed ecco due originali, e rare, foto nelle quali puoi ammirare
le navi scuola Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo
ai tempi in cui navigavano assieme.
Qui puoi trovare una galleria di foto storiche. Si tratta di immagini che mi sono state fornite da alcune persone che erano state imbarcate sul Colombo o da qualche loro parente.
Sono molto interessanti perché mostrano le divise di quel periodo e soprattutto perché riguardano la nave scuola Cristoforo Colombo che c'è più.
Un ringraziamento al sig. Beppino, che è una delle maestranze che lavorano in Arsenale e che si preoccupano di riportare tutte le navi allo splendore; al sig. Paolo, per le foto del sig. Anselmo Pieri, classe 1923, che è stato imbarcato sulla nave scuola Cristoforo Colombo dall' 11 ottobre 1946 al 30 giugno 1947, con l’incarico di elettricista-girobussolista; al sig. Ennio per la foto del 1937; al sig. Giorgio, per le foto del 1931. Suo zio era imbarcato sul Colombo durante la campagna addestrativa del 1931 e suo padre sul Vespucci nel 1933. La foto delle due navi scuola ormeggiate a Lisbona può essere del 1931, come del 1933, in quanto le due navi scuola hanno svolto la loro campagna addestrativa verso quel porto in entrambi gli anni; alla sig. ra Monica per la foto del cinematografo Garroni, a bordo del Colombo, sulla quale appare anche la dedica del Comandante.
Altre gallerie di:
foto storiche del Vespucci e del Colombo 1 (usanze)
foto storiche del Vespucci e del Colombo 2 (i due velieri)
foto storiche del Vespucci e del Colombo 3 (il varo)
foto storiche del Vespucci e del Colombo 4 (lavori a bordo e usanze)
Altre differenze tra i due velieri sono queste.
Il Colombo aveva due occhi di Cubia per mascone per filare le ancore, il Vespucci ne ha uno solo.
Si dice che il fumaiolo del Colombo fosse più basso di quello del Vespucci e quindi quasi invisibile.
Sembra inoltre che la baleniera del Colombo sia stata tolta, prima della cessione alla Russia, e sia stata posizionata sul Vespucci.
Le leggende poi, vista la brutta e prematura fine del Colombo, nascono molto facilmente. Una di queste afferma addirittura che: il drammatico incendio che danneggiò il Colombo fu provocato da un blitz, organizzato da ex Ufficiali della Regia Marina, che non sopportavano una fine simile per questo gioiello di nave. Vederla trasformata in nave da trasporto legname era un oltraggio che andava vendicato e così, questi uomini, si dice addirittura capitanati da Julio Valerio Borghese, incendiarono la nave, perché ... "meglio distrutta che umiliata".
Alcune rare foto, di entrambi i velieri.
(Foto dal sito web della Marina Militare)
La polena del Cristoforo Colombo fu realizzata da un esperto artigiano: Domenico Amici.
Si ispirò al ritratto più verosimile del navigatore, cioè all’opera del pittore della corte di Spagna Pedro Berruguete. Nel dipinto il navigatore è raffigurato con i capelli rossi, il viso lungo e il naso aquilino.
La polena è custodita al museo navale di La Spezia, perché fu sbarcata prima che la nave partisse per Odessa nel 1949. Il grande navigatore è rappresentato con il braccio destro teso nell’atto di indicare il nuovo mondo. Il viso dimostra la sua soddisfazione nel momento dell’avvistamento della terra.
L’artigiano Domenico Amici nacque ad Orbetello il 30 ottobre 1893 e frequentò le scuole d’arte a Cascina. Nel 1913 giunse alla Spezia e realizzò molte apprezzate opere tra le quali anche alcuni stemmi di navi di battaglia.
Il figlio dell’artista, Boris Amici, che a quel tempo aveva circa 23 anni, contribuì alla realizzazione sgrossando il legno di cipresso della polena. Con soddisfazione può dire di aver visto nascere l’opera nel laboratorio di via Fazio angolo via Manin.
Alcune rare foto, di entrambi i velieri.
(Foto dal sito web della Marina Militare)
la polena del Colombo custodita a La Spezia
(foto dal sito web della Marina Militare)