Il 14 ottobre 2011 a bordo dell’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, che si trovava ormeggiato a Taranto nella Stazione Navale Mar Grande, si è svolta la cerimonia di cambio di comando della nave ammiraglia della Marina Militare.
Era presente il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli.
Dopo un anno di comando, caratterizzato principalmente dalla partecipazione alla missione NATO “Unified Protector”, il Capitano di Vascello Marco Tomassetti ha ceduto l’incarico al Capitano di Vascello Valter Zappellini.
La notizia era stata pubblicata nel sito della Marina Militare unitamente alle foto che ho raccolto in una galleria.
E’ interessante vedere, oltre alla nave, anche alcuni momenti della cerimonia. Si percepisce proprio la solennità del momento.
Il 13 febbraio 2012 il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, accompagnato dal Comandante delle Forze d'Altura, Ammiraglio di Divisione Emilio Foltzer, ha supervisionato l'attività addestrativa nelle acque del Golfo di Taranto svolta da Nave Garibaldi, dalle navi anfibie San Marco e San Giusto, dalla rifornitrice Etna e dai pattugliatori d'altura Granatiere e Aviere.
L'Ammiraglio Binelli è stato accolto a bordo di Nave Garibaldi dal Comandante del Gruppo Navale Italiano, Contrammiraglio Enrico Credendino, e dal Comandante dell'Unità, Capitano di Vascello Valter Zappellini.
Al crepuscolo serale la cerimonia dell'ammaina bandiera ha simbolicamente concluso la giornata addestrativa: come da tradizione è stata letta la preghiera del Marinaio mentre le navi navigavano in formazione con gli equipaggi schierati sui ponti delle unità.
Notizia e foto sono tratte dal sito della Marina Militare.
Foto della visita a bordo e di qualche altra bella nave.
Il mese di settembre del calendario 2012, della "Marina Militare per Haiti", è dedicato alla portaerei Giuseppe Garibaldi. Il ricavo della vendita di questo calendario viene devoluto alla Fondazione Rava (per i bambini di Haiti).
Se vuoi vedere una ingrandita
La portaerei Giuseppe Garibaldi, qualche anno fa, era all’ormeggio a Messina.
L’amico Giuseppe (Odisseo), grande appassionato navale, non si è fatto scappare l’occasione per andare a vederla. Ha scattato diverse belle foto ed ora me le ha inviate.
Ti presento pertanto una selezione delle immagini catturate dal suo buon gusto.
Foto del Garibaldi a Messina
L’Incrociatore Portaeromobili Giuseppe Garibaldi ha compiuto trent’anni (varo: Monfalcone (GO) il 4 giugno 1983). Un bel traguardo festeggiato a bordo dal 25° Comandante C.V. Flavio Biaggi e dal suo equipaggio.
“Questo giorno non significa soltanto ripercorrere le pagine del libro di quadrato, dense di attività addestrative, missioni in scenari di crisi internazionali ed operazioni di supporto alle popolazioni a vario titolo colpite in qualunque parte del mondo, ma (...) l’occasione per riflettere sull’elevato valore che Nave Garibaldi ha rappresentato fino ad oggi e ancora intende rappresentare (…)” queste le parole del comandante della nave.
Nei suoi trent’anni di servizio, infatti, Nave Garibaldi è stata l’Ammiraglia della flotta svolgendo un ruolo fondamentale in tutte le principali missioni internazionali che hanno visto impegnata la Marina Militare: Somalia, Jugoslavia, Afghanistan, Libano. L’ultima attività operativa di rilievo è stata l’Operazione Unified Protector in Libia nel 2011, nel corso della quale è rimasta in mare continuativamente per 78 giorni.
L'Ammiraglio Massagli nel suo intervento ha aggiunto: “Tutte le navi hanno un’anima: gli equipaggi animano e vivificano l'acciaio delle nostre navi, ne fanno la storia (…)”
SOSTA LAVORI - si procede a passo spedito
Notizia del febbraio 2014, tratta dal sito della nostra Marina Militare:
"La sosta lavori procede con passo spedito”.
"(***) effettuare un punto di situazione sullo stato di avanzamento delle attività, condividendo a livello generale i risultati dei primi tre mesi di sosta lavori e stabilendo gli obiettivi comuni per il prosieguo dell’impresa. Il comandante dell’unità, capitano di vascello Placido Torresi, ha espresso compiacimento su quanto finora realizzato a bordo e nelle officine a terra dalle maestranze arsenalizie e dalle imprese private, evidenziando come sia ora “necessario mantenere invariato tale passo di marcia, indispensabile per il completamento della sosta lavori di Nave Garibaldi nei modi e nei tempi pianificati”. (***)"
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portaeromobili Giuseppe Garibaldi
- eventi (a bordo e a terra) -
nave Giuseppe Garibaldi
(foto Marina Militare)
cerimonia cambio comando sul Garibaldi
(foto Marina Militare)
visita del Comandante in Capo Squadra Navale
(foto Marina Militare)
la pagina del calendario dedicata al Garibaldi
Il Garibaldi a Messina
il festeggiamento dei 30 anni
(foto Marina Militare)
lavori
(foto Marina Militare)
Il Giuseppe Garibaldi è la prima portaerei italiana!
Un’altra bella nave della nostra Marina Militare, che non poteva passare inosservata. E’ così particolare, pensa un po’: aria e mare si congiungono!
Ho cercato perciò di conoscerla meglio e, di conseguenza, di riepilogare alcune notizie. Fin dal giorno del suo varo venne definita portaeromobili, per questo molte volte viene chiamata ancora così. Il motivo te lo dirò più avanti, non mi dilungo ora.
Come ben sai sono “innamorata” del Vespucci, ed ovviamente Vespucci e Garibaldi non sono paragonabili. La loro diversità è palese, come pure il loro scopo, ma il fascino che ha una portaerei è comunque indiscutibile.
Pensa un po’, un aereo in mezzo al mare; aerei che possono decollare ed appontare (nda: atterrare su una portaerei viene detto appontare) in qualsiasi momento senza vincoli di spazio e di tempo. L’utilità di questa Unità è indubbiamente enorme.
Un aereo ha una determinata autonomia di volo, perché ovviamente ad un certo punto il carburante si esaurisce! Ci sono pertanto dei condizionamenti di distanza, penalizzanti, considera che deve affrontare sia il viaggio di andata, che quello di ritorno, e i serbatoi non hanno capienza illimitata. Grazie alla portaerei i velivoli possono essere condotti in prossimità dell’area in cui si svolgerà la loro missione. Possono inoltre essere costantemente assistiti!
Questo tipo di nave ha il ponte esterno molto grande, per la maggior parte costituito da una pista di decollo lunga almeno 174 metri che, proprio per questo, è detto ponte di volo.
Il Garibaldi è dotato di un grande hangar; utilizza una strumentazione moderna; può far parte di una squadra navale ed esserne la sede di comando; è adatto ad accogliere unità di crisi; l’equipaggio, composto da circa 825 persone (uomini e donne), è in grado di affrontare ogni evenienza.
Una definizione riassuntiva, ma non esauriente, che ho letto recentemente è questa: “Assolve funzioni di comando e controllo di formazioni navali complesse e dispone di una consistente componente aerea imbarcata. E’ dotata di sistemi elettronici all’avanguardia per coprire ogni campo di azione; sistemi di sorveglianza aerea e navale, ambiente subacqueo, operazioni di guerra elettronica o comunicazioni”.
Le navi, in generale, mi hanno sempre affascinato. Capirai perciò quanto mi abbia colpito, ancora di più, vedere qualche bella foto del Garibaldi e pensare ad una nave così immensa connessa agli aerei.
Dopo le notizie tecniche e un po’ di storia (le due pagine che ho fatto precedentemente) non potevo perciò fare a meno di “alleggerire” ed arricchire questa sezione del mio sito web amatoriale con qualche breve notizia e con alcune gallerie di foto.
Penso che, se non lo sei già stato, anche tu rimarrai colpito da questa preziosa Unità navale.