A bordo della nave Costa Diadema |
la crociera di settembre 2015 |
La mia cabina era con finestra, come mio solito. Ho avuto molta fortuna perché era posizionata vicina al luogo d'imbarco del pilota di porto ... quante pilotine, o meglio, quanti PILOTI – PILOTA - PRACTICOS (nei vari porti = nelle varie lingue) ho potuto osservare! (...) Erano molto comodi tavolini e sedie posti a poppa all’aperto, ma riparati dal ponte superiore che faceva da tetto. Costa Diadema ha anche una splendida lunga vetrata in cui si specchiava il panorama circostante: mare, navi in porto, tramonti, e … tutto quello che ci attorniava. (...)
La Spezia (...) è la “casa” della nave scuola Amerigo Vespucci. La mia speranza era di poter ammirare quell’affascinante veliero dall’alto (...) Speravo in prove in mare giornaliere, visti gli importanti lavori a cui era stato sottoposto, o, al limite, di incrociarlo al suo rientro mentre noi salpavamo … sono chiaramente sostenitrice del detto: “mai dire mai!”. (...)
Nelle soste nei vari porti, a bordo della nave mi sono allietata ad ammirare, oltre al panorama che le città offrono viste dal mare, anche il lavoro che avviene giornalmente sulle varie banchine e nelle zone mercantili del porto. E’ stato molto emozionante assistere all’arrivo delle navi portacontainer, condotte per mano dai rimorchiatori (una descrizione che mi piace usare perché sembra sia proprio così), fino al punto d’attracco. E’ stato curioso osservare le operazioni delle possenti gru e dei veicoli impegnati nelle operazioni di scarico o di carico. (...) E’ stato avvincente poter verificare (al mattino presto, comodamente dalla cabina!) che i vari fari sono differenti perché devono comunicare ai naviganti “chi sono”: ogni faro infatti si contraddistingue per gli intervalli di luce in una determinata sequenza. (...)
Quante sorprese può offrire il mare, a qualsiasi ora e dappertutto; non importa dove ti trovi, basta che tu sia lì e che tu voglia “guardarti intorno”!
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