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Enrico Dandolo - S 513

 

Il suo motto:

Secondo a nessuno

Sommergibile Dandolo

sommergibile Dandolo

sommergibile Dandolo
custodito presso l'
Arsenale Militare Marittimo di Venezia

Ho avuto occasione di visitare questo battello che è custodito presso l' Arsenale Militare Marittimo di Venezia.

Qualche foto la puoi quindi vedere in questa galleria.

Il sommergibile Enrico Dandolo fa parte della Classe Toti (Enrico Toti). Si tratta di quattro battelli (Toti, Bagnolini, Dandolo e Mocenigo) costruiti negli anni Sessanta, i primi sommergibili costruiti in Italia dopo la guerra.
Entrarono in servizio nel 1968 e 1969. La loro base iniziale fu La Spezia, che venne poi trasferita ad Augusta nel 1971, anche se in realtà due di questi battelli continuaro a fare base a La Spezia fino al 1988.

Il Dandolo fu varato il 16 dicembre 1967 nei Cantieri Navali di Monfalcone (GO). Fu consegnato alla Marina Militare Italiana il 29 settembre 1968 ed entrò in servizio il 22 giugno 1969 (data di consegna della bandiera di combattimento).

Lo scopo principale di questi battelli consisteva nello spiare il passaggio di altri sottomarini, grazie alla loro silenziosità e le loro modeste dimensioni; vennero in seguito usati anche per l'addestramento del personale.
Erano anche definiti SSK (submarine submarine-killer), o Hunter - Killer, a causa di questi compiti di scoperta e di attacco alle altre unità subacquee.

Erano armati con 4 tubi lanciasiluri a prora e siluri antinave e antisommergibile filoguidati con testa autocercante.

La loro autonomia e il loro armamento erano ridotti, utilizzabili per missioni di media - corta durata. Si passò pertanto presto ad una nuova Classe (la Classe Sauro), trasferendo su questi ultimi sommergibili alcune esperienze della Classe Toti.

Non è più in attività. Il suo passaggio in riserva è avvenuto il 1° ottobre 1996.
Si trova però esposto all'interno dell'Arsenale Militare Marittimo di Venezia, ed è possibile prenotare le visite al Museo Storico Navale di Venezia.

 

Dati Tecnici:

lunghezza m. 46,22
larghezza m. 4,75
immersione media m. 4,30
dislocamento in superficie t. 524, in immersione t. 581
apparato propulsore m. e. p. di 2200 hp direttamente collegato all'elica; batteria elettrica di 112 doppi elementi in serie (per il funzionamento in immersione); 2 motori diesel da 630 hp ciascuno; gruppi diesel/dinamo per produzione energia elettrica
velocità 14 nodi in superficie (anche se, per motivi tecnici, non è consigliabile superare i 10) e 15 nodi in immersione
equipaggio 18 uomini nelle prime immersioni; poi l'equipaggio fisso si compose di 22 uomini e 4 ufficiali
armamento 4 tubi lanciasiluri da 533 mm per siluri filoguidati a testa autocercante A. 184
quota operativa attestata a m. 150 di profondità
autonomia di 3500 miglia alla velocità costante di 6,5 nodi