Nel fine settimana del 19 marzo io e alcuni amici ci siamo organizzati per fare una gita a La Spezia. Sapevamo che la sera del sabato si svolgeva la notte bianca e il Museo Navale chiudeva tardi, mentre la domenica l'Arsenale veniva aperto al pubblico.
Chi per un motivo, chi per l’altro, eravamo decisi: valeva la pena trascorrere due giorni in questa città. Eravamo in 26, un bel gruppetto!
Io ero la sostenitrice del "settore navale" (avevi dubbi?) e non vedevo l'ora di respirare l'aria di questa storica base navale e di visitare, se possibile, tutte le navi aperte al pubblico. Pensa che erano addirittura tre: la fregata multiruolo (Fremm) Carlo Bergamini, la nave oceanografica Galatea e quella trasporto fari Palmaria.
Sapevo inoltre della presenza del Vespucci e speravo di poterlo salutare almeno dal molo! Gli amici invece erano curiosi di vedere da vicino questo veliero che mi ha affascinato fin da bambina e, vista l’eccezionalità dell’apertura dell’Arsenale, non disdegnavano di accompagnarmi e di “dare un’occhiata” alla nostra Marina.
La sera di sabato, nonostante un po' di stanchezza per il viaggio, dopo cena una parte del gruppetto ha pensato bene di seguirmi per andare a vedere il rinomato museo navale.
Lo stesso mi era stato consigliato da un’amica, Marica, che è appassionata di argomenti marinareschi. Con lei mi sono anche incontrata proprio il sabato, cogliendo l’occasione della gita per fare due chiacchiere, e così … ora conosco qualcosa di più del mondo navale!
Siamo rimasti tutti colpiti dalla ricca ed interessante mostra di cimeli e pezzi di questo museo. Io ho apprezzato molto anche l'esposizione di uno dei pennoni del Vespucci. E’ stato emozionante vederlo da vicino e poter "toccare con mano” quel pezzo della nave. Lì i marinai faticano, si fanno i calli, percorrono quel marciapiede per effettuare le manovre alle immense vele!
Lo spazio espositivo è esteso, ben strutturato e ricco di “ricordi” e di storia. Qualcuno di noi ha cercato il “suo” fucile (usato “sotto naja”) tra quelli, tanti, che erano in bella mostra. Peccato non aver potuto partecipare all’incontro dedicato alla storica “Enigma”, ma era tardi per noi e l’affaticamento di quella giornata si faceva sentire.
E’ proprio un bel museo! Consiglio la visita a tutti (grandi e piccoli)! Complimenti a chi lo gestisce, sia da parte mia (appassionata), sia dagli altri amici che non lo erano ... ancora!
Il giorno successivo quasi tutti ci siamo diretti all'Arsenale. Avevo consigliato di partire prima dell'orario di apertura in modo da essere tra i primi; ce l'abbiamo fatta! Potrei dire … la prima ad entrare e l’ultima ad uscire!
In realtà all’entrata avevo davanti già una decina di persone, ma posso considerarmi di certo tra i primissimi! L’ultima ad uscire invece … è stato proprio così!
Una volta aperto il cancello, ci siamo incamminati lungo uno degli immensi viali, quello che conduce agli scali. Sembrava di non arrivare più! Alla fine, svoltando la curva, si è presentato un panorama fantastico! Quante navi c’erano ormeggiate e di quante tipologie diverse! Che sorpresa e che incredibile esposizione! Uno spettacolo vero e proprio! Una visione unica!
La sorpresa è stata ulteriormente gradita perché la rassegna delle navi, che avevo predisposto sulla carta per gli amici, ora si concretizzava lì davanti a noi!
Avevo preparato, infatti, un po' di materiale informativo da leggere durante il viaggio in pullman il giorno precedente. Avevo realizzato anche un elenco sintetico delle tipologie di navi della nostra Marina Militare. E’ utile che si conoscano le navi che “abbiamo”, con le rispettive funzionalità e finalità: molti non ci pensano ma, anche se si chiama “Militare” ed ha “navi grigie” (più o meno armate), la nostra Marina effettua anche tante missioni umanitarie e di pace o svolge compiti di supporto al mondo della navigazione (ad esempio con le navi oceanografiche).
Non ho annotato tutte le Unità, presenti quel giorno in Arsenale, però all’ormeggio c’erano:
ELETTRA, nave supporto polivalente (Classe Elettra) – VESUVIO, rifornitrice di squadra (Classe Stromboli) – SCIROCCO e LIBECCIO, due fregate (Classe Maestrale) – BERSAGLIERE, pattugliatore di squadra (Classe Soldato) – ARETUSA, idrografica costiera (Classe Ninfe) – GORGONA, trasporto costiere (Classe Gorgona) – ALPINO, fregata multiruolo (Classe Alpino); oltre alle tre visitabili che ho citato prima! Il Vespucci era lontano e la sua visione purtroppo era coperta in gran parte dall’Alpino.
E’ stato splendido vedere Scirocco e Libeccio, le fregate di precedente generazione che purtroppo gradatamente verranno sostituite. Navi particolari, esteticamente “belle navi”!
Il pensiero è andato subito al Maestrale, il “fratello” che è stato posto in disarmo recentemente, di cui ho bei ricordi e al quale ho dedicato una pagina del mio sito web amatoriale.
Mi intrigava la nuova fregata multiruolo, Fremm, sia per la modernità, sia per raffrontarla con il Maestrale.
Esternamente, vista in foto, si profila come una nave creata con l’arte dell’origami! E’ così spigolosa, così squadrata, così fredda e tutta grigia; non è nemmeno paragonabile alla Classe Maestrale. Quella sua linea così rigida ha motivo di esserla, ma visti da fuori un Maestrale o un Bergamini … non c’è confronto! Non vedevo perciò l’ora di raggiungere il Bergamini per mettermi in fila e addentrarmi nel cuore della giovane nave.
Che emozione trovarsi a bordo di quella immensa nave!
Si è presentata subito nella sua grandezza, con quello spazio dove è ricoverato il gommone lì al nostro fianco! In seguito siamo stati accompagnati su (e giù) i suoi ponti (all’interno), attraverso quelle “scalette da marinaio”, percorrendo alcuni degli angusti corridoi. Un giro in sala controllo, per poi passare alla plancia comando, dove era distesa aperta anche l’immancabile e sempre affascinante carta nautica!
Devo ricredermi, visto all'interno e con le sue particolarità è una vera bellezza! Mi ha colpito anche l'hangar ... immenso! Molto ampio era anche il ponte di volo con il motto in bella vista: “Con forza e fedeltà”.
Appena scesi da questo gioiello ci siamo incamminati alla scoperta di un’altra nave visitabile. Ci siamo messi in fila per nave Galatea.
Un’altra bella Unità, di dimensioni inferiori, che svolge una missione diversa e che, con le sue molteplici rilevazioni e strumentazioni, è molto utile anche in ambito civile. L’addetto ci ha riferito delle varie funzionalità, dandoci diverse interessanti informazioni.
Due navi diverse, due intriganti navi, presentate da personale preparato, che è stato paziente e molto cortese con tutti noi. Ancora una volta, come avevo già scritto tempo fa, ho constatato “la cortesia degli equipaggi”.
Prima della partenza da casa avevo sperato di poter salire su più navi, non lo nascondo!, però non pensavo che sarei riuscita a visitarne due in una mattinata e nemmeno che gli amici mi avrebbero seguito in questa mia "costruttiva follia!"
In conclusione … navi stupende; personale gentilissimo e disponibile; visite molto interessanti; due belle giornate. In una parola: fantastico! Mi è sembrato di essere in un altro mondo ... ho dimenticato tutto e tutti. Mi sono proprio staccata dalla vita "normale" e per diverse ore sono stata immersa nel magnifico mondo navale!
Ora restano ricordi ed emozioni … da scribacchiare, in parte su questo foglio e nel mio sito!
Aprile 2017
Alcuni dati e caratteristiche delle due navi visitate.
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