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In crociera verso Valencia

 

nave costa atlantica salpa

la nave Costa Atlantica salpa prima di noi (foto fatta da bordo di Costa Serena, a poppa)

Alla fine di maggio sono tornata a bordo della nave Costa Serena.
Non ci sono tornata perché mi piace particolarmente questa nave, ma solo perché l’itinerario previsto mi era gradito. Anzi, normalmente preferisco, quando è possibile, cambiare nave in modo da poterla scoprire durante la settimana.

 

I porti in cui abbiamo attraccato sono stati: Civitavecchia, Palermo, Palma di Maiorca, Valencia e Marsiglia. Città di partenza e di rientro: Savona. Il tutto in una sola settimana. Dico così perché 8 giorni volano; ti imbarchi ed è subito giunto il momento di sbarcare!

 

 

A Civitavecchia mi aspettava, anzi ci aspettava (viaggiavo con due ex colleghi), un amico.
Manlio, questo il suo nome, ci ha fatto da cicerone accompagnandoci fino al castello di Santa Severa dove abbiamo visitato il museo di Messer Giulio, cortigiano del castello! Così tra alambicchi, fossili e pietre abbiamo conosciuto un po’ di storia della zona e un po’ di chimica.

 

La cosa però particolare, prima di questa, è stato il fatto che “mi stava aspettando” il Vespucci! E’ vero, non sto scherzando! E non sono ancora andata fuori di testa!
E’ stata proprio una sorpresa perché non sapevo che avesse iniziato la pre-Campagna Addestrativa e non ero a conoscenza del suo itinerario e conseguentemente della sosta a Civitavecchia, quindi … mi stava proprio aspettando!

Non sapendo quando sarebbe salpato (né il giorno, né soprattutto l’ora), ho deciso di alzarmi all’alba per poter scrutare l’orizzonte e non farmi scappare il veliero qualora fosse partito al mattino presto. Non avrei potuto farmi sfuggire un’occasione simile!
Hai presente come si potrebbe mostrare mentre salpa per dirigersi verso un nuovo porto? Sai che opportunità e che spettacolo sarebbe stato poterlo ammirare in navigazione? Vederlo mentre passa a poca distanza da me? O ammirarlo in rada mentre lascia Civitavecchia?
Non era mia intenzione lasciare troppe cose al caso, ciò che poteva essere “organizzato”, o programmato … andava fatto! Sarebbe stato un peccato perdersi il Vespucci, magari a poche miglia da me, solo per un’ora di sonno in più!
Carpe diem: cogli l’attimo!

 

La mia alzataccia non è servita (per questo scopo, ma comunque ne è valsa la pena e non avevo dubbi).
Il bel Vespucci se ne stava lì tranquillo, ormeggiato in porto, e dal nostro punto d’attracco, dall’altezza dell’ultimo ponte di Costa Serena, riuscivo a vedere i suoi alti alberi; una bella scena per iniziare bene la giornata, un ottimo risveglio!

Quando siamo sbarcati per incontrare Manlio, come prima cosa abbiamo deciso di recarci a salutare il Vespucci.
Era in una zona irraggiungibile, mi sono dovuta accontentare di vederlo da lontano.
Aveva diverse vele non completamente serrate, una scenografia che mi mancava!

 

Non molto lontano era ormeggiato anche un altro bel veliero: la Signora del Vento.
Grazie alla richiesta di Manlio (e alle sue conoscenze) abbiamo potuto ottenere il permesso del comandante per salire a bordo e visitarlo. E’ veramente uno spettacolo!
Se ti dovesse capitare di essere in porto, ed è visitabile, non perdere l’occasione, ne vale veramente la pena.

Appena sali non puoi fare a meno di vedere la splendida sala da pranzo, che rispecchia proprio gli interni dei velieri. Lì tutto è di legno, gli oblò illuminano quel tanto che basta, ed è talmente grande che si può trasformare in sala da ballo.
Sono presenti numerosi Crest donati da varie associazioni o da comandanti di altre navi in visita, oltre ad altri pezzi e ricordi che ti portano subito a pensare alla vita di bordo degli antichi velieri.
Il ponte esterno è un’altra cosa fantastica! E’ tutto in legno, e con i suoi tre alti alberi sorregge delle grandi vele (ovviamente queste sono serrate durante la sosta in porto). La classica ruota del timone in legno, la strumentazione antica per la comunicazione con la sala macchine, tante altre cose e tanti particolari ti riportano indietro nel tempo. In poche parole: non può perderti un giro a bordo!
La Signora del Vento è un veliero privato, varato nel 1962, che è ancora in attività. Effettua crociere estive, anche per chi vuole partecipare alla vita di bordo, solcando generalmente le acque del Mar Mediterraneo. E’ inoltre possibile organizzare eventi e matrimoni a bordo.

 

Abbandonati questi due gioielli, e come amante dei velieri già tutto questo, per quel giorno, mi sarebbe bastato, ci siamo diretti al castello di Santa Severa.

Purtroppo essendo lunedì era chiuso. Il tempo era brutto ed aveva piovuto da poco, pertanto abbiamo dovuto abbandonare anche l’idea di fare due passi intorno alle mura del castello.
Manlio, senza scoraggiarsi, aveva pronta una soluzione alternativa. All’interno delle mura del castello c’è un piccolo museo.
Messer Giulio, come lui stesso afferma: erede della corte del castello, gestisce questo museo dove vengono mostrate, con la sua abilità di cicerone, le immagini e la storia delle vecchie miniere della zona, oltre alla vita della popolazione locale. Sono esposti inoltre sia minerali (di cui Messer Giulio spiega l’origine e la provenienza), sia vari attrezzi delle vecchie arti e professioni. Una visita interessante! Un ringraziamento per la bella gita va, ancora una volta, all’amico Manlio.

 

Quel primo giorno di crociera è stato molto istruttivo. Mentre eravamo a bordo infatti è arrivata in porto anche la nave Msc Divina, varata solo da qualche giorno. Il suo ormeggio era previsto vicino a noi, e così abbiamo potuto presenziare al suo arrivo e al modo particolare di riceverla in porto. Non avevo mai avuto la fortuna di assistere a questo evento.

Essendo infatti il suo primo arrivo a Civitavecchia, è stata accolta da un “applauso” fatto di sirene di nave, accompagnato dal “battesimo” avvenuto ad opera di uno dei piccoli rimorchiatori. Due alti e lunghi getti d’acqua di mare, infiniti, simili a due belle cascate, l’hanno salutata mentre veniva ormeggiata.
Che peccato non ci fosse il sole, altrimenti avremmo ammirato anche degli splendidi arcobaleni mano, a mano, che il rimorchiatore danzava, nei pressi della nuova nave.

In serata siamo ripartiti con destinazione Palermo. Su questa tappa non mi dilungo perché altrimenti non ho più spazio per parlarti della settimana di crociera ed anche perché, non lo nascondo, non è una città che mi è piaciuta. Ho visto molto poco, ma ci è apparsa subito una città molto caotica, rumorosa che, in poche parole, non fa per me!

A Palma di Maiorca mi sono recata alle Grotte del Drago, che i miei amici non avevano visto. Anche riguardo a questa città quindi non ho molto da aggiungere.

tramonto in mare su costa serena

un tramonto durante la navigazione

 

 

vespucci a Civitavecchia

il Vespucci a Civitavecchia

 

 

ponte e Costa Atlantica a Palma di Maiorca

Costa Atlantica e una nave adibita a pontone per i lavori nel porto

benvenuto in porto a msc divina

l'arrivo in porto della nuova nave

 

 

veliero signora del vento

a bordo della Signora del Vento

 

veliero signora del vento

a bordo della Signora del Vento

 

veliero signora del vento

la sala da pranzo della Signora del Vento

 

 

peschereccio

un peschereccio rientra in porto

Valencia invece mi ha affascinato subito. E’ una città ammaliatrice, molto bella, pulita, con poco caos ed è senz’altro una di quelle città da vedere nuovamente; se ci sarà la possibilità di certo ci tornerò!

Mi ha colpito subito per i suoi bei palazzi e il colore verde della natura: alberi e parchi dappertutto; pensa che ci sono i giardini pubblici nel vecchio alveo del fiume!

Grazie alla visita guidata abbiamo ammirato il centro storico, percorrendo in pullman anche diversi tratti previsti nel circuito del Gran Premio di Formula 1.
Palazzi, chiese e monumenti ben conservati, assieme alla serenità della gente (c’erano le auto bloccate in colonna, che non procedevano di un millimetro, ma nessun clacson si è sentito!), mi sono proprio piaciuti.
Abbiamo potuto ammirare il coloratissimo mercato centrale, situato in un palazzo molto bello, l’antica borsa della seta (Lonja de la Seda) con la sala del Consolato del Mare, la cattedrale con la cappella dove è conservato il Santo Graal, recentemente dichiarato facente parte dei beni Patrimonio dell’Umanità.

Una breve sosta era prevista infine al Museo della Scienza, compreso nell’ampio progetto Città delle Arti e delle Scienze.
E’ stato spettacolare ammirare come il progettista valenciano, Santiago Calatrava, si è ispirato all’uomo e alle forme della natura.

Una parte dell’edificio ha una struttura che imita lo scheletro di un animale. Un’altra parte vicino all’entrata, rappresenta, ed è detta, “la gola”. C’è un arco che simboleggia la bocca aperta. E’ incredibile come due persone, posizionandosi alle due estremità dell’arco e parlando con tono normale, riescano a sentirsi benissimo, forte e chiaro come fossero a cinque cm di distanza, mentre si trovano invece distanti circa 200 metri.

 

Una volta rientrati alla nave, non ne avevamo a sufficienza e così, dopo una breve tregua, abbiamo deciso di uscire nuovamente. Lo scopo era di percorrere a piedi il circuito della Formula 1. Gran parte della strada, riservata a questa gara, infatti era chiusa al traffico e le tribune per il pubblico erano in corso di installazione (il G.P. di Valencia infatti si è corso il 24 giugno).
La cosa esclusiva è stato rendersi conto, ad un certo punto della nostra camminata, di essere circondata da due “simboli di velocità”: da un lato avevo i magazzini di Valencia (tinglado), che sarebbero diventati i futuri box officina delle auto da corsa, e dall’altra c’erano i cantieri - edifici che erano serviti per ospitare la America’s Cup di qualche anno fa (sugli immensi capannoni apparivano così: Emirates Team New Zealand, Iberdrola Team, Team Shosholoza, avevamo da poco sorpassato anche quello di Luna Rossa Prada).

valencia spagna consiglio del mare

la sala del Consolato del Mare

 

 

tramonto

un tramonto in navigazione

 

 

valencia spagna

il mercato coperto

valencia spagna

la grande cupola del palazzo del mercato

 

valencia spagna circuito formula 1

i tinglado e i segni delle gomme dei precedenti G.P.

 

cattedrale palma di maiorca

la cattedrale di Palma di Maiorca

In questa città le cose da vedere sono tante, molte sono proprio incantevoli oltre che interessanti.

Della successiva tappa, ultima di questa bella crociera, non c’è molto da dire.
Marsiglia l’abbiamo visitata un po’ in centro a piedi, autonomamente, e alla fine siamo entrati in una specie di Centro Commerciale (e con questo, tutta la “poesia” se n’è andata in fumo subito!).

Per fortuna poco dopo siamo tornati alla nostra nave e così ho potuto ammirare un po’ di movimento del porto, il passaggio di altre navi, la maestosità e il fascino del mare e dell’ambiente marittimo.

La bellezza della natura è ritornata subito a mostrarsi ai miei occhi!

 

Agosto 2012

 

 

 

Miglia percorse:

Savona – Civitavecchia 210
Civitavecchia – Palermo 259
Palermo – Palma di Maiorca 543
Palma di Maiorca – Valencia 145
Valencia – Marsiglia 350
Marsiglia – Savona 201

Totale 1.708 miglia marine

 

 

Gallerie di foto:

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